Nei prossimi mesi organizzeremo una serie di eventi per offrire una visione d’insieme dell’immenso patrimonio naturalistico ospitato nella Vena del Gesso romagnola, ambiente unico minacciato dall’espansione della cava di Monte Tondo e l’estrazione del gesso. Data l’attuale situazione pandemica, il programma che divulghiamo è provvisorio e i luoghi definitivi verranno modulati e comunicati quando la situazione sanitaria permetterà di prevedere come e dove svolgere gli eventi in sicurezza e adottando tutte le misure necessarie al contrasto della diffusione del virus. Le iniziative presentate si prefiggono come obiettivo quello di fornire strumenti di conoscenza e momenti di riflessione per le comunità locali, per i pubblici amministratori e per i politici, affinché questo paesaggio e bene comune venga protetto. “In cammino per salvare la Vena del Gesso romagnola” si concentrerà su tre aspetti fondamentali che ne caratterizzano il paesaggio: la geodiversità, il carsismo e la biodiversità. Con questo “cammino” si vuole promuovere un’azione condivisa affinché la Vena del Gesso, un patrimonio irriproducibile e di assoluta unicità, non sia ulteriormente devastata in una sua parte. Questo percorso terminerà con una evento pubblico in cui esprimeremo la nostra determinata posizione riguardo il possibile ampliamento della Cava di Monte Tondo, e la conseguente minaccia che grava sulla Vena del Gesso. In tutti i luoghi toccati durante il “cammino” verrà allestito un presidio, esposta una mostra e distribuito materiale informativo. Le iniziative potranno anche essere seguite online sul questo profilo facebook (https://www.facebook.com/GessiCavaMonteTondo).
9/05/2021 Zattaglia (RA), via Lame 35, ore 9:00 Tema trattato: la geodiversità nei gessi. Camminata guidata sul tema dei caratteri geologici che caratterizzano e rendono unica la Vena del Gesso.
23/05/2021 Brisighella (RA) c/o Capanna Scout, Centro Visite Ca’ Carnè, ore 9:30 Tema trattato: il fenomeno carsico nei gessi. Percorso ad anello lungo il sentiero degli abissi.
05-06/06/2021 Temi trattati: sabato 05: la lotta per salvare la vena del gesso, esperienze a confronto e dibattito con varie realtà che si sono occupate e si occupano del tema del contrasto all’estrazione in zone carsiche: aree gessose dell’Emilia-Romagna, Alpi Apuane (con il Coordinamento Athamanta https://athamanta.wordpress.com/), Monte Magnodeno, Lecco (con il Comitato Salviamo il Magnodeno https://www.facebook.com/salviamoilmagnodeno/). In serata: Associazione Acsè, APS di Faenza, lettura espressiva di testimonianze riguardanti aspetti antropici e significativi che nel tempo hanno interessato la zona carsica di Monte Tondo, con particolare attenzione alla Tana del Re Tiberio (https://associazioneacse.wordpress.com); proiezione film “Le grotte nel gesso dell’Emilia-Romagna”, prodotto dalla FSRER (durata 30 min); domenica 06: la biodiversità nei gessi, camminata guidata in ambiente lungo il giro ad anello da Sasso Letroso a Ca’ Budrio, sentiero CAI 705. Invitiamo a registrarsi a questo link.
20/06/2021Tema trattato: SALVIAMO LA VENA DEL GESSO. Manifestazione pubblica, concentramento dalle ore 17:30 presso largo F. Villa a Borgo Rivola (RA). Dal punto di concentramento attraverseremo il sentiero CAI 705a per raggiungere Sasso Letroso. Da qui partirà una “catena umana” sul sentiero CAI 705, dove esprimeremo la nostra forte posizione contraria ad uno scenario di possibile ampliamento della cava. Invitiamo tutte e tutti coloro che abbiano a cuore il destino della Vena del Gesso a partecipare! Nota: nel corso della giornata la statale di fondovalle del fiume Senio sarà interdetta causa gara ciclistica dalle ore 11:30 circa alle ore 16:30 circa.
DATA DA DEFINIRSI Faenza (RA) c/o Museo Civico di Scienze Naturali Malmerendi, via Medaglie D’Oro, 51, ore 20:30 Tema trattato: il patrimonio scientifico della Vena del Gesso e i danni dell’estrazione. Serata con conferenza pubblica insieme a Jo De Waele (Università di Bologna): “Mille motivi per conservare, o non conservare, una grotta nella Vena del Gesso”, e Leonardo Piccini (Università di Firenze, Federazione Speleologica Toscana): “L’impatto delle attività estrattive sui sistemi carsici: il caso emblematico delle Alpi Apuane”.
Info più dettagliate verranno comunicate nei prossimi mesi.
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