Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia Romagna

Una vita dalla parte della natura – Studi in ricordo di Luciano Bentini

A cura di Stefano Piastra

Una vita dalla parte della natura - Studi in ricordo di Luciano Bentini

Ad un anno quasi esatto dalla sua scomparsa, la Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia-Romagna ha accolto la proposta del Gruppo Speleologico Faentino di dare il patrocinio a  questa pubblicazione in memoria di Luciano Bentini (1934-2009): doveroso omaggio ad un protagonista della speleologia romagnola per molti decenni. Bentini non ha mai avuto un ruolo  di primo piano nella gestione della Federazione. In alcuni momenti il suo carattere passionale ha anzi creato tensioni e conflitti. Questo non gli ha però mai impedito di riconoscersi in essa e di contribuire alla vitalità della speleologia nella nostra regione. Ha infatti curato il primo numero di “Memorie di Speleologia Emiliana” (1995), una collana voluta dalla Federazione Speleologica Regionale. Si tratta di un omaggio a Giovanni Bertini Mornig, pioniere delle esplorazioni speleologiche in Romagna, del quale venne pubblicato un testo rimasto inedito per  circa 30 anni.

Sulla figura di Mornig ha inoltre pubblicato un lungo articolo biografico nella monografia dedicata ai precursori della speleologia in Emilia-Romagna, edita dalla Federazione stessa (1995). Anche il secondo numero di “Memorie di Speleologia Emiliana” (1999) dedicato, questa volta, alle grotte di Rontana e Castelnuovo, nella Vena del Gesso romagnola, ha avuto Bentini come principale curatore. Altra opera di ampio respiro a cui il Nostro ha partecipato è stata quella dedicata alla dorsale pliocenica dello “spungone” (2003), al confine tra i territori provinciali  ravennate e forlivese.
Per “Speleologia Emiliana”, rivista della Federazione, ha elaborato un numero monografico (1993) dedicato alla Vena del Gesso romagnola. In questo testo egli affronta tutte le tematiche, sia scientifiche che politiche, del territorio a cui era tanto legato. Bentini è poi stato protagonista delle proposte avanzate dalla Federazione, dal Gruppo Speleologico Faentino e dallo  Speleo GAM Mezzano, nel corso degli ultimi anni, per la realizzazione del Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola. Ha anche contribuito alle molte battaglie per la salvaguardia dell’ambiente, in particolare contro l’attività estrattiva che tuttora distrugge il paesaggio ed i sistemi carsici di Monte Tondo (Riolo Terme). Ha partecipato con assiduità ai numerosi  convegni organizzati nel corso degli anni dalla Federazione Regionale. I suoi interventi, a sottolineare la versatilità del carattere, spaziano dalla geologia, all’archeologia, alla speleologia, alla paleontologia, alla difesa dell’ambiente. Luciano Bentini ha dato continuità alla speleologia, unendo idealmente epoche diverse e le generazioni di speleologi che nel tempo si sono succedute.

Massimo Ercolani
Presidente della Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia Romagna

 

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