Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia Romagna

Speleologia Emiliana V serie – n° 8 – 2017

Speleologia Emiliana n° 8 - 2017È passato un anno ed ecco puntuale il compito, per me, di scrivere l’editoriale per questo nuovo numero di Speleologia Emiliana.
Incomincio con due notizie di cui leggerete poi nelle pagine che seguono: c’è un nuovo gruppo in Federazione e un altro ha compiuto 50 anni! In terra romagnola, nel 2015, è nato un nuovo gruppo speleologico: il Gruppo Grotte Ariminum, all’interno della Sezione del Cai di Rimini. Il gruppo dopo due anni di attività ha fatto formale domanda di appartenere alla Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia-Romagna, l’assemblea dei delegati, ha accettato la richiesta in data 5 dicembre 2017.
È sempre una bellissima cosa la nascita di un nuovo gruppo, accogliere quindi persone che condividono la passione per la speleologia che tutti ci accomuna. Leggerete di loro nel notiziario, conoscerete le loro esperienze, i loro programmi e le loro speranze future. Lo statuto della Federazione prevede un periodo di attività al suo interno e poi l’appartenenza è sancita in maniera definitiva, però io, non me ne vogliano gli altri gruppi, li ho già inseriti nell’elenco della terza pagina di copertina come auspicio di un lungo cammino comune che incomincia nel 2018. Anche quest’anno il notiziario dei gruppi è completo, tutti hanno scritto sulla loro attività. Dicevo prima che un gruppo ha raggiunto il mezzo secolo di vita: quest’estate il Gruppo Speleologico e Paletnologico Gaetano Chierici di Reggio Emilia ha festeggiato i suoi primi cinquant’anni!
Leggerete all’interno notizie sugli eventi organizzati per celebrare solennemente il traguardo. Il 2017 ha visto un’intensa attività della Federazione, potrete leggerne gli echi tra queste pagine: convegni organizzati, mostre allestite, progetti grandi e piccoli in corso, leggi regionali che cambiano, convenzioni con parchi… Il 2017 ha visto anche un avvicendamento nelle cariche del direttivo del Soccorso speleologico XII° Delegazione dell’Emilia-Romagna, approfitto per ringraziare il nuovo delegato che mi ha inviato una dettagliata relazione sulle attività della squadra da pubblicare sulla rivista.
In questo numero, molti altri articoli accompagnano le notizie della FSRER, non scritti solo da speleologi, ma anche da studiosi, che stimano la Federazione e pubblicano volentieri su queste pagine. Noterete che l’aspetto grafico della rivista ha subito dei leggeri cambiamenti, apportati per darle un aspetto sempre più lineare e uno schema editoriale più definito, come ho detto cose molto leggere, un carattere uniforme, un sommario un po’ ingabbiato, colori…
Nell’ultima assemblea dei delegati ho sentito un’idea buttata lì nella confusione di fine riunione: perché non aggiungiamo al titolo anche la parola “Romagnola”, non ho idea se sia possibile, temo che la modifica di un titolo, registrato al tribunale, comporti una serie infinita di adempimenti burocratici, oltre all’ottenimento del consenso del gruppo proprietario della testata, però sarebbe carino se anche il titolo trasmettesse l’identità della squadra che lavora sul territorio, da Las Vegas a Piacenza, per dirla con Guccini.
Buona lettura!

Maria Luisa Garberi
Redazione Speleologia Emiliana

 

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