Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia Romagna

Speleologia Emiliana V serie – n° 7 – 2016

Speleologia Emiliana n° 7 - 2016È la prima volta che affronto la scrittura di un “editoriale” … mi sono chiesta cosa volesse dire esattamente questo termine, ho consultato alcuni vocabolari online Garzanti, Treccani e ne ho tratto il seguente significato: articolo di fondo che solitamente viene stampato nella prima pagina di una rivista e rispecchia l’indirizzo politico, culturale o economico della testata stessa. Forse il compito è un po’ troppo ambizioso, ma nel caso di Speleologia Emiliana credo che mi competa e quindi eccoci qui.
Inizierò ringraziando la redazione che mi ha preceduto e che ha gettato le basi perché la rivista si presenti in questa veste al suo pubblico speleologico, io eredito quindi una rivista consolidata e ben strutturata che spero di saper condurre nel migliore dei modi.

Speleologia Emiliana rappresenta la voce della Federazione Speleologica  Regionale dell’Emilia-Romagna, formata dai suoi gruppi federati che scrivono sulla rivista raccontando delle loro attività esplorative e delle loro ricerche e studi nel mondo della speleologia. Quest’anno tutti i gruppi federali hanno scritto sulle loro attività, cosa che non succedeva da tempo, non posso che rallegrarmi di questo.
Le attività della Federazione sono sempre state molteplici e tutte di una certa levatura, ma credo che questo numero tenga a battesimo la sfida più grande che si poteva pensare: cercare di fare entrare i gessi emiliano-romagnoli tra i siti dell’Unesco, leggerete i particolari all’interno. Naturalmente gli speleologi non potevano affrontare questo gravoso compito da soli, ma con uno stile consolidato è partita una collaborazione stretta con la Regione Emilia-Romagna e i suoi Servizi per intraprendere questo sentiero in salita verso il riconoscimento. La Regione ha già deliberato positivamente in proposito e la macchina si è messa in moto.
Un grande progetto federale, “Gessi & Solfi”, è giunto al termine con la pubblicazione della monografia di risultato, che è uscita proprio in questi giorni. Il progetto “Monte Mauro” sta procedendo, di entrambi leggerete all’interno di questo numero. Il progetto “Cavità minori” prosegue con monitoraggi e osservazioni biospeleologiche. Il progetto “Lapis specularis” si è arricchito di un sito web dedicato e patrocinerà, insieme a partner istituzionali un convegno internazionale, ma di questo parleremo nel prossimo numero della rivista. I progetti vedono i gruppi collaborare tra loro in attività di squadra volte sempre a migliorare la conoscenza dei fenomeni carsici o delle cavità artificiali della nostra regione.
Nella rivista troverete molti contributi, tutti interessanti, non solo di speleologi ma anche di partner istituzionali, che dimostrano come la FSRER persegua una filosofia di forte collaborazione e reciprocità con gli enti del territorio, perché la speleologia sia sempre più rappresentata.
Vi invito a leggere questo numero, sono quasi sicura che non vi annoierete…

Maria Luisa Garberi
Redazione Speleologia Emiliana

 

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